"Se i gatti scomparissero dal mondo" è un libro che tocca corde profonde dell’animo umano. Il protagonista, un giovane postino colpito da una malattia terminale, si trova di fronte a una proposta insolita: in cambio della scomparsa di qualcosa dal mondo, potrà ottenere un giorno in più di vita.
Questo scambio, apparentemente semplice, si trasforma in una riflessione intensa sul valore delle cose che spesso diamo per scontate. Ogni decisione diventa un’occasione per interrogarsi su cosa dia realmente significato all’esistenza.
Kawamura riesce a intrecciare malinconia e dolcezza in modo magistrale, accompagnando il lettore in un percorso introspettivo che lascia spazio a domande universali: quanto vale il tempo, se privato di ciò che amiamo? E cosa saremmo disposti a sacrificare pur di vivere un giorno in più?
Particolarmente significativa è la figura del gatto, che non rappresenta solo l’affetto per gli animali domestici, ma anche la somma delle piccole presenze e dei gesti quotidiani che danno senso alla vita.
Pur nella sua brevità, il romanzo lascia un’impronta profonda: è un invito a fermarsi, a riscoprire la bellezza dell’ordinario e a non dare mai per scontato ciò che abbiamo.
"Se i gatti scomparissero dal mondo" è una lettura che resta nel cuore e nella mente, capace di accompagnare il lettore anche molto tempo dopo l’ultima pagina.
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